Oggi Squat!

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Oggi Squat!

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Grande gluteo, Capo lungo del bicipite femorale, Semimembranoso, Semitendinoso, Capo ischiatico del grande adduttore,Pettineo, adduttore breve, Adduttore lungo, Grande adduttore, Gracile, Quadricipite femorale, Gastrocnemio, Soleo, Proneo breve, Plantare gracile, Tibiale posteriore, Flessore lungo delle dita, Flessore posteriore dell'alluce, Peroneo lungo, Vari muscoli stabilizzatori

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Gli squat, sono dei piegamenti che vengono eseguiti per rassodare le cosce, le gambe, i polpacci e i glutei.

Questo esercizio può essere eseguito sia a corpo libero che con pesi e presenta diverse varianti.

Iniziate l'esercizio scendendo col corpo fino a quando le cosce risulteranno pressoché parallele al suolo. Durante il movimento, la schiena andrà mantenuta quanto più diritta possibile, evitando di inarcarla ma facendo attenzione a non sbilanciarsi all'indietro. Per la risalita, controllate sempre i movimenti, evitando accelerazioni brusche o improvvise. Quello che conta, nell'ambito degli esercizi cosiddetti "pliometrici", è la qualità piuttosto che la quantità.
Spingete in modo deciso sui talloni raddrizzando le gambe ma senza estendere completamente le ginocchia. Bisogna fare attenzione, infatti, al momento della "risalita", a non iperestendere l'intera articolazione, cosa che -se ripetuta- può creare lesioni ai legamenti delle ginocchia.

Lo squat è considerato il re degli esercizi in quanto è veramente efficace per sviluppare sia la parte anteriore che quella posteriore delle cosce, i glutei e la sezione inferiore della schiena. Si tratta di un esercizio multiarticolare a catena chiusa, ovvero coinvolge tante sinergie muscolari allo stesso tempo mentre i piedi non si staccano mai da terra. Andiamo ad analizzare nel dettaglio come si eIl piegamento in massima accosciata può risultare potenzialmente pericoloso se le ginocchia non rimangono allineate e se sussiste scarsa capacità di stabilizzazione; la schiena invece è importante che sia forte per evitare che la colonna vertebrale assuma un cattivo allineamento. Spesso si riscontra la tendenza a flettere il busto durante il piegamento incrementando però il carico sulle vertebre lombari. Infine, una volta padroneggiata la tecnica di base, è possibile abbinare i movimenti degli arti in fase di estensione; si può anche integrare il movimento delle gambe con quello delle braccia.

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